The Big Parade (La grande parata, 1925)

King Vidor

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SINOSSI: Stati Uniti, 1917: James “Jim” Apperson è un giovane ozioso (a differenza del suo laborioso fratello) che non reca altro che dispiacere a suo padre, un ricco uomo d’affari. Quando gli Stati Uniti entrano nella Prima guerra mondiale, Jim inizialmente non ha alcuna intenzione di arruolarsi, ma poi si lascia persuadere dai suoi amici ad arruolarsi. La sua unità viene inviata in Francia, nel villaggio di Champillon, nella Marna. Qui Jim conosce la bella Mélisande, la cui madre è proprietaria della fattoria in cui la sua unità alloggia. I due si innamorano, nonostante non siano in grado di parlare l’uno la lingua dell’altra. Un giorno, però, Jim riceve una lettera e una foto dalla sua fidanzata americana, che lui però non ama. Ma Mélisande, vede la foto, scappa via in lacrime. Prima che Jim possa spiegarle, la sua unità viene inviata al fronte. Mélisande rincorre il camion di Jim e i due si baciano nella confusione della partenza. Jim e i suoi compagni marciano verso il fronte e vengono mitragliati da un caccia nemico. Una volta raggiunta la posizione, vengono subito mandati all’attacco, avanzando contro cecchini e mitragliatrici nei boschi, artiglieria e gas tossici. Un massacro da cui usciranno vivi in pochi.

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“Io volevo fare un film sincero. Fino ad allora i film sull’argomento, che esaltavano gli ufficiali e la guerra, erano sempre stati falsi. Non si era mai visto un solo film americano che mostrasse la guerra dal punto di vista dei soldati semplici, non uno che fosse realmente contrario alla guerra.”

(King Vidor)

Non sono persuaso che il film sia realmente antimilitarista, come affermava Vidor e come gli hanno fatto eco alcuni critici, nel corso dei decenni. Credo piuttosto che – come torna spesso molto comodo agli statunitensi – il film semplicemente non prenda una posizione precisa sulla guerra. Ma se anche così non fosse, nonostante le scene di battaglia siano molto realistiche e convincenti e tuttora tengano incollati allo schermo, ritengo non sia questa la parte del film che lo memorabile, bensì quella centrale e bucolica, tutta incentrata sull’amoreggiamento tra Jim e Mélisande, fino al loro arrivederci/addio straziante, nella marcia dei camion dei soldati verso il fronte.

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La spensieratezza di Jim, il candore, ma anche la fierezza di Mélisande, il loro comunicare a gesti, a sguardi – poiché non parlano la stessa lingua – e la relazione intima che pian piano si crea tra loro, fanno di The Big Parade, più che un buon film di guerra, una delle migliori commedie romantiche di quegli anni: come dimenticare, prima ancora del volto del giovane soldato nemico morente (la scena migliore fra quelle girate in trincea), la “lezione di chewing-gum” che James cerca di impartire a Mélisande? O il difendersi della ragazza dagli assalti di Jim e dei suoi due amici e commilitoni in riva al fiume? Scene che dimostrano – e The Crowd (La folla, 1928) lo dimostrerà ancora più chiaramente tre anni dopo – come non siano solo i toni epici quelli che si addicono a King Vidor, anzi.

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Negli Stati Uniti The Big Parade ottenne uno straordinario successo di pubblico e rimase in programmazione per ottantasei settimane all’Astor Theatre di New York. Il film catapultò il venticinquenne interprete John Gilbert ai vertici della carriera e assicurò a Vidor quel prestigio e quell’indipendenza che gli avrebbero poi permesso di realizzare un’opera così personale e anticonformista come The Crowd.

Vittorio Renzi  (22 dicembre 2014)

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The Big Parade (La grande parata)

Usa, 1925

regia: King Vidor

soggetto: racconto omonimo di Laurence Stalling

sceneggiatura: Harry Behn

fotografia: John Arnold

montaggio: Hugh Wynn

musica: William Axt, David Mendoza

scenografia: Cedric Gibbons, James Basevi

costumi: Ethel P. Chaffin

produzione: King Vidor, per Metro-Goldwyn-Mayer Pictures

cast: John Gilbert (James “Jim” Apperson), Renée Adorée (Mélisande), Hobart Bosworth (Mr. Apperson), Claire McDowell (Mrs. Apperson), Claire Adams (Justyn Reed), Robert Ober (Harry), Tom O’Brien (Bull), Karl Dane (Slim), Rosita Martini (madre francese), George K. Arthur, Erik Arnold

première: Hollywood, 5 novembre 1925; New York, 19 novembre 1925

lunghezza: 13 rulli, 11.519 o 12.550 piedi

durata: 151′

data di uscita: novembre 1925

The Big Parade poster

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