Chi siamo

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Fondatore: Vittorio Renzi

Collaboratori: Alessandro Marinelli, Martina Mele, Danilo Tagliaferri


Questo blog tratta – con passione, studio e spirito di ricerca – dei primi decenni del cinema, prima della parola, quando c’erano solo i volti, i corpi, gli sguardi, i gesti. Ci occuperemo un po’ di tutto, come fossero note di viaggio su un taccuino: dai grandi autori ai generi, dai primi esperimenti ai grandi kolossal, dall’Occidente all’Oriente, con analisi di film, foto, locandine, video e link, seguendo la nostra inclinazione più profonda, che è quella della curiosità, del capriccio e del “piacere degli occhi” (per citare Truffaut). Se condividete questo amore per il cinema dei primordi, o se semplicemente avete voglia di curiosare… siete i benvenuti!

Quanto a me…

Sono nato a Roma nel 1971, appassionato di cinema da quando ho memoria, e in maniera piuttosto eclettica, dal momento che mi è sempre piaciuto spaziare da un periodo storico all’altro, da un genere all’altro e così via. Mi sono laureato in Storia e Critica del Cinema con una tesi sui fratelli Coen, poi ampliata e pubblicata sottoforma di monografia con il titolo “La forma del vuoto – Il cinema dei fratelli Coen” (Bulzoni 2004). Successivamente, nel pieno di un periodo di approfondimento del cinema giapponese e coreano, ho scritto la prima monografia italiana su Kim Ki-duk (Dino Audino, 2005). Successivamente, un mio breve saggio è apparso nel libro di Andrea Fontana su M. Night Shyamalan (Morpheo, 2007). Nel frattempo ho frequentato i vari festival del cinema della penisola e collaborato con numerose riviste on-line che si occupano di cinema. Da diversi anni a prevalere è un’attrazione fatale nei confronti del cinema muto, una folgorazione avvenuta durante la visione di tre film in particolare: Coeur fidèle di Jean Epstein, Abwege, di G.W. Pabst e Faust di Murnau. Nel novembre del 2014 ho creato la pagina Facebook Garden of Silence – Storie e visioni del cinema muto e, un anno dopo, il blog omonimo (precedentemente su altra piattaforma), che un giorno conto di riuscire a rendere bilingue, con una versione parallela in inglese.

Vittorio Renzi

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